C’è una sciarpa che profuma ancora di sera sulla poltrona sotto la finestra. Sulla stessa poltrona un paio di jeans con la cinta infilata, una camicia a righe, un reggiseno e una borsa aperta.
Le tende trasparenti e le tapparelle chiuse. Filtra un raggio del sole freddo di Dicembre.
La porta è socchiusa. La radiosveglia sul comodino segna l’ora lampeggiando in silenzio, rispettosa e inutile. Accanto, un cellulare spento. Due orecchini e un filo di perle poggiati su un libro, fermato da una foto a pagina 216.
Sopra la testata, quella foto scattata per caso, più bella in bianco e nero.
Morbidi cuscini ricamati poggiati sul letto e un caldo piumone bianco.
Sotto il piumino s’indovinano le forme addormentate e si muove solo il respiro.
I corpi nudi, le dita ancora intrecciate e i piedi vicini.
Il tepore sereno del sonno che si consuma fino a quando ce n’è, senza sveglia a comandare.
È domenica mattina e la felicità deve essere una cosa del genere.
Bellissima complimenti!!
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