sabato 27 marzo 2010

I soldi sul comodino


Anche quella sera si preparò un bagno caldo. Ma prima fece una doccia fredda. Ogni sera prendeva la spugna, quella più dura che era riuscita a trovare, e cominciava a passarla sulla pelle. Con forza. Consumava flaconi di bagnoschiuma al latte, che le ricordavano di quando era bambina. Partiva dal collo e scendeva fino ai piedi. Voleva toglierselo tutto quell’odore maledetto. Grattava, tirava via la puzza di un altro, fino a scorticarsi.

Poi passava ai capelli. Quanto amava i suoi capelli. Neri, le ricadevano morbidi sulla schiena. Usava uno shampoo fruttato e li massaggiava dolcemente, per tornare a farli suoi.

Uscita dalla doccia non si asciugava. Entrava direttamente nella vasca. E rimaneva così. Certe volte sperava di morire lì. Non svegliarsi più, morire addormentata e profumata.

Invece si svegliava sempre e la sua vita era ancora là ad aspettarla. Si mostrava nei soldi poggiati sul comodino, affianco a quei fazzoletti sporchi.

Ci aveva pensato tante volte a smettere. Era famosa nel giro, rispettata. Dopo tanti anni cominciano a rispettarti, si diceva. E più ti rispettano gli altri meno ti rispetti tu. E pensare che all’inizio le piaceva anche. Quando aveva incontrato Moira non aveva nulla, solo i suoi sedici anni da orfana. Lei le aveva offerto una casa, vestiti, protezione. Tutto in cambio di qualche serata diversa, concessa ai “suoi amici”.
Era un mondo nuovo, a tratti si sentiva lusingata. Ma ora, dopo quindici anni passati su letti disfatti era solo stanca e sporca. Non sporca moralmente, no, no, sporca nella pelle. Più lavava il suo corpo e più lo trovava consumato, macchiato.

Ci aveva pensato sul serio a smettere. Non era facile uscire da quella vita e probabilmente non ne aveva voglia a sufficienza. Era il dopo a spaventarla.

Così dopo il bagno si vestiva per la notte. Cambiava le lenzuola, ogni sera. Per ogni uomo che passava. Per ogni vita che incrociava la sua. Per ogni corpo che prendeva il suo.

E nel profumo si addormentava, sognando una vita diversa, pulita.

E nel profumo si svegliava. Accanto, i soldi sul comodino.